Settembre è il mese dei matrimoni, insieme a maggio e giugno. Però i documenti vanno presentati per tempo! Quindi, se il tuo futuro consorte è un cittadino europeo e ti stai organizzando per settembre (o l'anno prossimo), ecco qualche indicazione utile su quali documenti preparare, direttamente dal sito della Farnesina.
A) Se desiderate sposarvi presso un Consolato italiano la prima cosa da fare è la cosiddetta ‘istanza di celebrazione del matrimonio consolare’. E’ un documento che dovrete sottoscrivere entrambi, e che dovrete presentare di persona all’ufficio consolare, oppure inviare per posta, fax o email con allegata la fotocopia dei vostri documenti di identità.Per ulteriori informazioni qui trovate l’elenco di tutte le rappresentanze consolari all’estero. Sel’Ufficio consolare accoglie la vostra istanza (in quanto ne ricorrano i requisiti previsti dalla normativa) potete procedere alla richiesta delle pubblicazioni.
Se siete italiani residenti all’estero e desiderate sposarvi in Italia dovete richiedere le pubblicazioni di matrimonio alla Rappresentanza diplomatica o consolare italiana dove risultate iscritti. Qui trovate l’elenco di tutte le rappresentanze consolari all’estero. La Rappresentanza consolare, una volta eseguite le pubblicazioni, delega alla celebrazione il Comune italiano che avete indicato. C) Se siete italiani e desiderate sposarvi all’estero I cittadini italiani che si sposano all’estero non sono soggetti alle pubblicazioni di matrimonio, a meno che le stesse non siano richieste dalla legislazione straniera. In alcuni casi l’Autorità estera richiede un “Certificato di capacità matrimoniale” ai sensi della Convenzione di Monaco del 5 settembre 1980. Tale certificato è esente da legalizzazione e traduzione. La trascrizione dell’atto di matrimonio Ricordatevi che il matrimonio celebrato all’estero per avere valore in Italia deve essere trascritto presso il Comune italiano competente. L’atto di matrimonio in originale emesso dall’Ufficio dello Stato Civile estero, debitamente legalizzato e tradotto (v. sezione Traduzione e Legalizzazione dei documenti), dovrà essere rimesso, a cura degli interessati, alla Rappresentanza consolare che ne curerà la trasmissione in Italia ai fini della trascrizione nei registri di stato civile del Comune competente. Traduzione e legalizzazione di atti Per poter essere fatti valere in Italia, gli atti e i documenti rilasciati da autorità straniere devono essere legalizzati dalle rappresentanze diplomatico-consolari italiane all’estero. Tali atti e documenti, eccetto quelli redatti su modelli plurilingue previsti da Convenzioni internazionali, devono inoltre essere tradotti in italiano. Le traduzioni devono recare il timbro “per traduzione conforme”. Nei Paesi dove esiste la figura giuridica del traduttore ufficiale la conformità può essere attestata dal traduttore stesso, la cui firma viene poi legalizzata dall’ufficio consolare. Nei Paesi nei quali tale figura non è prevista dall’ordinamento locale occorrerà necessariamente fare ricorso alla certificazione di conformità apposta dall’ufficio consolare. Per procedere alla legalizzazione il richiedente dovrà presentarsi, previo appuntamento, presso l’Ufficio consolare munito dell’atto (in originale) da legalizzare. Al fine di ottenere il certificato di conformità della traduzione il richiedente dovrà presentarsi, previo appuntamento, presso l’Ufficio consolare munito del documento originale in lingua straniera e della traduzione. Gli atti di cui sopra sono soggetti al pagamento dei diritti di cui alla Tariffa consolare attualmente vigente. L’apostille Nei Paesi che hanno sottoscritto la Convenzione de L’Aia del 5 ottobre 1961 relativa all’abolizione della legalizzazione di atti pubblici stranieri, la necessità di legalizzare gli atti e i documenti rilasciati da autorità straniere è sostituita da un’altra formalità: l’apposizione della “postilla” (o apostille). Pertanto, una persona proveniente da un Paese che ha aderito a questa Convenzione non ha bisogno di recarsi presso la Rappresentanza consolare e chiedere la legalizzazione, ma può recarsi presso la competente autorità interna designata da ciascuno Stato - e indicata per ciascun Paese nell’atto di adesione alla Convenzione stessa (normalmente si tratta del Ministero degli Esteri) - per ottenere l’apposizione dell’apostille sul documento. Così perfezionato, il documento viene riconosciuto in Italia. Per informazioni più approfondite visitate il sito della Farnesina. Per dubbi sulle traduzioni scrivetemi pure! Sono in maternità fino al 7/1/2018 e non posso asseverare, però rispondo a eventuali dubbi e vi posso indirizzare da colleghi validi.
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Scrivo questo post perché questi sono i tipi di traduzioni che mi vengono maggiormente richiesti e mi rendo conto che c'è molta confusione. Se quella è la tua faccia di fronte alle pratiche da fare, leggi sotto!
Vediamo insieme le differenze e come capire cosa serve: 1) la traduzione certificata NON è accettata in tutti i paesi. 2) la traduzione certificata NON passa per il tribunale. 3) la traduzione certificata NON necessita di marche da bollo. 4) la traduzione certificata NON può essere rilasciata da chiunque, ma solo da un traduttore iscritto a un albo (del tribunale o della camera di commercio) 5) spesso la traduzione certificata si usa per PAGELLE, DIPLOMI, TITOLI DI STUDIO, CURRICULUM destinati all'estero (per ISCRIZIONE A COLLEGE, RICERCA DI LAVORO, ISCRIZIONE AD ALBI VARI) La traduzione GIURATA invece 1) è nota anche come TRADUZIONE ASSEVERATA, UFFICIALE 2) è valida all'estero SE MUNITA DI APOSTILLE 3) è munita di MARCHE DA BOLLO (tranne per atti di adozione, separazione, atti di clienti ammessi al gratuito patrocinio) 4) passa per il TRIBUNALE, quindi i TEMPI SONO PIù LUNGHI 5) può essere fornita da un traduttore iscritto o non iscritto all'albo, dipende dal Tribunale 6) è necessaria per tutti gli UFFICI ITALIANI, per ATTI DI NASCITA, MATRIMONIO, RICHIESTE DI CITTADINANZA.... Come capire quale serve? La risposta può darla solo l'autorità a cui consegnerete i documenti, non il tribunale italiano. Spero sia più chiaro, in caso contrario, scrivetemi! PS: la prossima settimana ne approfitto per concedermi un po' di ferie, stay tuned per il 26/7. Insieme ai titoli di studio, il casellario giudiziale è uno dei documenti che più spesso mi viene richiesto di tradurre. Che cos'è esattamente? Trattasi di un'attestazione estratta dall'Ufficio del Casellario Giudiziale presso il Tribunale di riferimento relativa ai dati presenti (o non presenti) nel Casellario. Cioè, se hai qualche precedente penale o civile (con condanna passata in giudicato), con questo certificato viene rilevato. In inglese lo chiamano anche criminal check o police clearance. A cosa serve? Per esempio, potrebbe volerlo il tuo datore di lavoro prima di assumerti, oppure per ottenere un visto per lavoro. Chi lo rilascia? L'ufficio del casellario giudiziale del tribunale della tua città di riferimento. Qual è la procedura per la traduzione? In base ai paesi, può bastare una traduzione certificata o servirne una giurata. Per gli infermieri di solito basta la traduzione certificata, l'ultimo cliente che invece necessitava di un visto mi ha espressamente richiesto una traduzione asseverata. E se l'atto va all'estero? Dovete specificarlo all'ufficio del Casellario al momento della richiesta, dicendo anche per quale paese lo richiedete (in modo che si possa apporre l'apostille o la legalizzazione). Poi sulla traduzione verrà apposta un'ulteriore apostille/legalizzazione. Perché il verbale di giuramento è in italiano? Perché non viene rilasciato in altre lingue (tranne nelle regioni in cui vige il bilinguismo). Perché l'apostille è in italiano? Perché risponde a un formato internazionale, quindi a numero corrisponde campo. Non preoccupatevi, la capiranno (e in ogni caso la Procura non la emette in altre lingue). Perché 2 apostille? Perché per essere valido all'estero l'atto deve averne una sull'originale e una sulla traduzione. Quali sono i tempi? Qui a Rovigo, 4 giorni. Devo presentare l'originale? Dipende dall'autorità che lo richiede. L'apostille si paga? In Procura no. Io personalmente non la faccio pagare, molti colleghi sì. Questa scelta dipende da quanto tempo ci si mette per farla: a Rovigo non è un impegno così gravoso da giustificare un addebito, a parer mio. Per qualsiasi dubbio, scrivimi! |
La traduzione giurata diventa facile!Devi sposarti con un cittadino straniero? Far tradurre il certificato di nascita di tuo figlio? Vuoi andare a studiare all'estero? O cerchi lavoro all'estero? In tutti questi casi ti serve una traduzione! Leggi i miei post per capire quali domande fare quando acquisti questo servizio e come risparmiare! Oppure contattami direttamente, risponderò a qualsiasi dubbio! Categorie
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