Ieri chiedo a una potenziale cliente, a cui avevo inviato un preventivo per una traduzione certificata, se ne aveva ancora bisogno. Mi risponde che si è affidata a un altro collega che ha svolto lo stesso servizio al costo di € 54,90, IVA e spedizione con raccomandata 1 (€ 8,80) incluse.
Ora, è ovvio che la cliente abbia fatto bene: ha fatto il suo mestiere, quello di risparmiare. Mi chiedo però se il collega che ha effettuato il servizio si renda conto che ha lavorato a 7 € netti all'ora, circa. Il mercato è libero e non siamo l'unica categoria affetta dalla corsa al ribasso delle tariffe, però ci sono considerazioni di carattere puramente economico da fare che forse sfuggono. E agli occhi del cliente si rischia di far passare per "esagerato" chi chiede un compenso equo, che tiene conto di INPS, tasse, costi e tempo impiegato. Considerazioni di base: 1) Il servizio di asseverazione/certificazione DEVE ESSERE FATTO PAGARE. Le asseverazioni si fanno in Tribunale o dal Giudice di Pace. In entrambi i casi, devi spostarti appositamente da casa/dall'ufficio. Anche se non spendessi nulla, come me che vado in bicicletta, ti ci vuole comunque del tempo, giusto? E al tempo della "trasferta", devi aggiungere quello dell'attesa prima di entrare nell'ufficio preposto. Oltre a questo, alcuni Tribunali richiedono espressamente che ad asseverare siano dei traduttori iscritti all'albo dei CTU. L'iscrizione è un procedimento più o meno complicato in base al Tribunale, che in ogni caso richiede almeno il tempo di raccogliere i documenti e depositarli presso l'ufficio ricevente. Inoltre, l'iscrizione SI PAGA. Mi pare giusto monetizzare l'investimento, no? Nel caso delle traduzioni certificate, non c'è trasferta, è vero. Il traduttore stampa la certificazione et voilà. Però, per rilasciarla devi essere iscritto all'albo dei CTU o a quello della Camera di Commercio, quindi vale il discorso fatto sopra. 3) spedizione. Posso capire che non si voglia far pagare nulla oltre al costo della raccomandata, si è maggiormente competitivi ed è possibile raggiungere clienti al di fuori del proprio bacino locale. Però le raccomandate le spedisci dall'ufficio postale, in cui devi recarti appositamente e fare la fila. Questo tempo dovrebbe essere pagato, quindi per lo meno dovrebbe rientrare nella tariffa comprensiva del servizio di asseverazione o certificazione, no? Quindi, ricapitolando, quanto tempo ci vuole per realizzare una traduzione di un certificato di matrimonio, per esempio? Circa 45 minuti/1 ora (comprensivo di rilettura e stampa, se vogliamo anche di contatto con il cliente). Per spedirlo? Facciamo altri 30? Fanno circa 1,5 ore. Se vendi la tua traduzione certificata a € 35, ti rendi conto che sono 17,50 € lordi/ora? E che al netto di INPS, tasse e costi significa meno della metà? E che, in una settimana lavorativa ipotetica, in cui le ore di lavoro effettive sono 20/25 su 40, vuol dire guadagnare circa 180 € netti? Se noi per primi non diamo alcun valore al nostro lavoro, non possiamo aspettarci che lo facciano i clienti... (post originariamente apparso su Linkedin, 4/4/2017)
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