IL RICONOSCIMENTO NON ACCADEMICO DEI TITOLI ESTERI PER PUBBLICI CONCORSI E PER FINI PREVIDENZIALI8/6/2022 Questa settimana parliamo delle procedure di riconoscimento dei titoli esteri per scopi non accademici. Iniziamo con quelle relative alla partecipazioni ai concorsi pubblici e per fini previdenziali. PERCHE’?
L’accesso alla Pubblica Amministrazione italiana avviene generalmente tramite un concorso pubblico. I possessori di un titolo di studio estero di qualsiasi livello (scuola secondaria o formazione superiore), possono partecipare a concorsi per posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche italiane tramite una procedura di riconoscimento attuata ai sensi dell’art. 38 del Decreto Legislativo 165/2001. Lo scopo di questa procedura è quello di valutare l’equivalenza del titolo straniero a quello italiano richiesto da un determinato bando di concorso al fine dell’ammissione agli esami di quel concorso, senza che venga rilasciato un titolo italiano (equipollenza). Tale procedura è contestuale al concorso pubblico al quale si desideri partecipare, pertanto è necessario allegare il bando di concorso specifico alla domanda di equivalenza. Tale procedura non si applica nel caso di “concorsi” riferiti a professioni regolate (es. insegnante) o nel caso di accesso a corsi di Dottorato di ricerca. CHI? L’ente responsabile per questa procedura è la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica - UOLP - Servizio per le assunzioni e la mobilità Corso Vittorio Emanuele II, 116 - 00186 Roma e-mail: [email protected] Posta certificata: [email protected] È possibile scaricare online il Modulo per la richiesta dell'equivalenza del titolo di studio stranieri a carattere accademico predisposto dal Dipartimento della Funzione Pubblica: in questo modulo sono indicati tutti i documenti necessari per la presentazione della domanda e viene anche indicato l’ufficio competente del Ministero dell’Università e della Ricerca al quale inoltrare la domanda. NB: Questa procedura si applica ai cittadini degli Stati membri dell'Unione europea e ai loro familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente. COME? La domanda dovrà essere presentata direttamente all’amministrazione che ha prodotto il bando di concorso corredandola dei seguenti documenti: 1. titolo di studio, tradotto e legalizzato; 2. certificato analitico degli esami sostenuti, con relativa traduzione; 3. documentazione comprovante la finalità per la quale è richiesto il riconoscimento del titolo; 4. dichiarazione di valore (documento non richiesto per i titoli di paesi UE, SEE/EFTA e della Confederazione svizzera). L’amministrazione interessata invierà la documentazione al MUR che emanerà entro 90 giorni il provvedimento conclusivo e lo comunicherà sia all’amministrazione, sia all’interessato. I candidati che presentano domanda di riconoscimento del titolo di ammissione al concorso sono ammessi a partecipare con riserva. La Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica conclude il procedimento di riconoscimento solo nei confronti dei vincitori del concorso, che hanno l'onere, a pena di decadenza, di dare comunicazione dell'avvenuta pubblicazione della graduatoria, entro quindici giorni, al Ministero dell'Università e della Ricerca (Art. 1 comma 28-quinquies, punto 3 Legge 15/2022). RICONOSCIMENTO NON ACCADEMICO PER FINI PREVIDENZIALI E’ possibile far valutare titoli di studio esteri a fini previdenziali, per il riscatto del relativo periodo di studio. CHI? Al riconoscimento del titolo di studio provvede il MUR, indipendentemente dalla cittadinanza posseduta, anche per i titoli conseguiti in Paesi diversi da quelli firmatari della Convenzione sul riconoscimento dei titoli di studio relativi all'insegnamento superiore nella Regione europea, fatta a Lisbona l’11 aprile 1997, ratificata ai sensi della legge 11 luglio 2002, n. 148. COME? La domanda dovrà essere presentata direttamente all’amministrazione interessata (es. INPS) corredandola dei seguenti documenti: 1. titolo di studio, tradotto e legalizzato; 2. certificato analitico degli esami sostenuti, con relativa traduzione; 3. documentazione comprovante la finalità per la quale è richiesto il riconoscimento del titolo; 4. dichiarazione di valore (documento non richiesto per i titoli di paesi UE, SEE/EFTA e della Confederazione svizzera). L’amministrazione interessata invierà la documentazione al MUR che emanerà entro 90 giorni il provvedimento conclusivo e lo comunicherà sia all’amministrazione, sia all’interessato. Nel caso la valutazione del titolo estero sia negativa, è possibile presentare una istanza di riesame producendo ulteriore documentazione, entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento conclusivo. La prossima settimana approfondiremo altri due scopi del riconoscimento non accademico. Hai bisogno di assistenza per la procedura di riconoscimento del tuo titolo? Hai bisogno di tradurre i tuoi documenti? Guarda il mio sito posso aiutarti!!
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